Il Volto Ritrovato
I tratti incofondibili di Cristo

La mostra documenta sia il desiderio di vedere il volto di Dio, che ha caratterizzato l’Antico Testamento e attraversa tutta la storia della Chiesa, sia il profondo legame tra questo desiderio e la certezza testimoniata dai Padri che Cristo stesso ci abbia lasciato in dono, come segno tangibile della sua presenza, insieme all’Eucarestia i tratti del suo volto.

Partendo dal V secolo si ripercorrono le vicende dei più antichi ritratti di Cristo, detti acheropiti (non fatti da mano d’uomo), autorevoli modelli di un Volto dai tratti inconfondibili, riconoscibile lungo tutta la storia, in Occidente come in Oriente. In particolare si dà spazio alla “Veronica”, il sudario sul quale, secondo la tradizione, Cristo stesso ha lasciato impresso il suo volto, e che era la principale reliquia di Roma, meta e premio dei pellegrinaggi medievali.

Dal XVI secolo inizia a perdersi la memoria di questo Volto, di cui però l’uomo moderno continua ad avere una profonda nostalgia.
Nel nostro tempo è riaffiorato alla luce il Velo di Manoppello, un Volto di Cristo su un velo leggero, che per quattro secoli è stato conservato nell’altare laterale di un santuario alle pendici della Maiella. La visita di Benedetto XVI, nel settembre del 2006, al Volto Santo di Manoppello è all’origine della ricerca che ha portato alla realizzazione di questa mostra.

Mostra prodotta da MEETING DI RIMINI e MEETING MOSTRE