Il mio Purgatorio
Dante profeta di speranza

Dante e Virgilio dall’inferno sono usciti «a riveder le stelle»; e noi con loro. Già nell’ultimo canto dell’Inferno siamo sbucati ai piedi della montagna del purgatorio, e abbiamo osservato come, in realtà, il cammino dei due non abbia mai cambiato direzione: quella che appariva come una discesa si è rivelata l’inizio della salita.
Qual è la differenza tra inferno e purgatorio? Noi tendiamo a pensare che i dannati siano stati “più cattivi”, mentre le anime del purgatorio hanno peccato, sì, ma un po’ meno, non hanno compiuto azioni tanto malvagie. Non è così. La differenza determinante fra dannati e purganti non è il tipo di peccato: è l’atteggiamento della persona. I dannati sono uomini e donne che si sono ostinati, si sono chiusi nel proprio errore; le anime del purgatorio sono peccatori che hanno alzato lo sguardo, hanno riconosciuto il proprio limite, hanno chiesto perdono, hanno accettato la misericordia.
Anche questa edizione si pone uno scopo chiaro: fare in modo che i giovani si accostino alla Divina Commedia con passione, perché possano entrare all’interno dei versi del Purgatorio con le proprie domande esistenziali aperte, alla ricerca di un senso pieno per la vita.


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