Daniele Comboni, nel corso dell’Ottocento, in un’epoca in cui si guardava all’Africa come oggetto di esplorazione, di occupazione, di spartizione o di dominio, o come continente da aiutare e da civilizzare, ha formulato un “piano di rigenerazione” proponendo il metodo “salvare l’Africa con l’Africa”, secondo cui il soggetto della promozione sono gli africani stessi. In ciò è statoL’esposizione, a partire dai frutti di tale amicizia, racconta la sua storia, evidenziandone le origini, gli incontri significativi, le difficoltà e gli esiti maturati.
Che cosa comunica al mondo contemporaneo Romano Guardini? Perché la sua persona e le sue opere sono interessanti per gli uomini e le donne e, soprattutto, per i giovani del terzo millennio? Queste sono le domande alle quali cerca di rispondere la mostra, che vuole far incontrare l’“uomo” Guardini. Un uomo, il cui cuore inquieto e spalancato non ha mai smesso, durante tutta la sua vita, di porre domande a se stesso, alla realtà nella sua continua irriducibile “polarità” e tensione. Che non ha mai smesso di porre domande ai suoi studenti, alle istituzioni, alla Chiesa, dando così mirabilmente voce alle domande di ogni uomo, alle nostre domande. Attraverso i luoghi e gli avvenimenti salienti della sua vita, documentati anche con fotografie, ...
“Il mio Inferno. Dante profeta di speranza” non vuole essere l’ennesima mostra dotta o divulgativa su Dante Alighieri. Quando l’abbiamo immaginata avevamo ben chiaro lo scopo: fare in modo che i giovani si accostassero con passione alla lettura della Divina Commedia, trovando in essa un contributo fondamentale alla loro crescita umana e spirituale. E’ nata così questa mostra, che si avvale di due contributi fondamentali, quelli di Franco Nembrini e di Gabriele Dell’Otto, oltre al lavoro di due studenti universitari, Edoardo e Virginia, che ne hanno ideato il percorso. I commenti e le interpretazioni del prof. Nembrini e le evocative immagini di Dell’Otto costituiscono il filo conduttore di questo itinerario, che offriamo ad ogni visitatore. Si ...
La mostra ci fa cogliere come il desiderio che spinge Leonardo gli doni uno sguardo sul reale che lo rende capace di cogliere il macrocosmo nel microcosmo, il Mistero nel dettaglio. Punto centrale della mostra è L’Ultima Cena, dipinta nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, il capolavoro del periodo milanese dell’artista. La scena del dipinto coglie la drammaticità dell’attimo in cui Gesù nel Vangelo di Giovanni pronuncia la frase: ”In verità vi dico uno di voi mi tradirà!”. In continuità alla tradizione domenicana Leonardo compenetra nel suo capolavoro il momento dell’istituzione dell’Eucarestia con quello del tradimento, mostrando il profondo rispetto di Dio nei confronti della libertà umana. Nel ...
La mostra vuole far incontrare al visitatore il monaco olivetano fra’ Giovanni da Verona proprio nella sua città, in epoca rinascimentale, nella chiesa di Santa Maria in Organo, dove si trovano il coro e la sacrestia, opere di intarsio in legno di pregiatissimo valore. Di fra’ Giovanni da Verona sappiamo assai poco, ma attraverso la sua arte conosciamo i frutti della sua totale dedizione alla gloria di Dio. Infatti, fra’ Giovanni usò tutta la sua genialità nella lavorazione del legno affinché ogni suo confratello nella vita monastica e chiunque si fosse lasciato e si lasci oggi avvincere dalla bellezza della sua "pittura" lignea , potesse fare la stessa esperienza di unità tra il rendere lode a Dio ("ora")e l'opera ...